Statuto dell’associazione “Comitato di Quartiere Precotto”
Art. 1Denominazione e sede
1.Ai sensi dell’art. 36 del codice civile è costituita con sede in Milano l’associazione denominata “Comitato di Quartiere Precotto” (di seguito “Associazione”).
2.Il trasferimento della sede legale dell’Associazione all’interno del comune di Milano non comporta modifica statutaria, ma l’obbligo di comunicazione agli uffici competenti.
Art. 2Durata
1. La durata dell’Associazione è illimitata.
Art. 3Identità
1.L’Associazione è costituita da cittadini riuniti per perseguire – in una prospettiva di “bene comune” – l’interesse del quartiere e dei suoi abitanti per quanto attiene alla vita sociale e culturale e ai rapporti con la pubblica amministrazione.
2.L’Associazione trae la propria ispirazione dal magistero della Chiesa, in particolare dalla sua dottrina sociale, e dai principi della Costituzione italiana. Gli aderenti all’Associazione lavorano con spirito di volontariato, assumendosi le responsabilità proprie dei laici impegnati nel sociale. In virtù di tale premessa, l’Associazione collabora in via prioritaria con la Parrocchia di San Michele Arcangelo e con la Pastorale diocesana del lavoro.
3.Nel perseguire l’interesse della popolazione di Precotto, l’Associazione è sensibile alle problematiche dell’intero Municipio 2 e collabora con il Comune, il Consiglio di Municipio e tutte le organizzazioni attive nelle problematiche della popolazione del quartiere.
4.Per conservare ed onorare la memoria storica del territorio, l’Associazione assume come propria insegna lo stemma dell’antico Comune di Precotto.
5.Ogni scelta che coinvolga la Parrocchia di San Michele Arcangelo andrà sottoposta all’approvazione del Parroco.
Art. 4Finalità
1.L’Associazione non ha alcun fine di lucro.
2.L’Associazione favorisce l’informazione e la partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa del Comune, sviluppandone la sensibilità e la consapevolezza circa le problematiche del territorio. In particolare promuove la formazione dei giovani alla vita sociale e politica secondo gli orientamenti della dottrina sociale della Chiesa.
3.L’Associazione si prefigge di sottoporre costantemente alla pubblica amministrazione, sia direttamente sia attraverso i consiglieri di Municipio e del Comune, i problemi più urgenti del quartiere.
4.Sono oggetto dell’attività dell’Associazione tutte le tematiche che hanno un interesse specifico per la popolazione del quartiere, ivi compresi i problemi di carattere territoriale e urbanistico, di viabilità e traffico, e di servizi (scolastici, sanitari, assistenziali, ecc.).
5.Analogamente sono oggetto dell’attività dell’Associazione i problemi emergenti nel quartiere che riguardano la famiglia, i giovani, gli anziani, il lavoro, la casa, la cultura, la solidarietà, la sicurezza e l’ambiente.
6.L’Associazione può dotarsi di strumenti di comunicazione cartacei o digitali che facilitano il raggiungimento delle finalità della stessa Associazione.
Art. 5Requisiti dei soci
1.Sono ammesse all’Associazione tutte le persone fisiche che ne condividono gli scopi e accettano il presente Statuto nonché il regolamento interno.
2.L’elenco dei soci dell’Associazione è tenuto costantemente aggiornato dal Comitato Direttivo in un apposito registro, sempre disponibile per la consultazione da parte dei soci.
Art. 6Ammissione e diritti dei soci
1.L’ammissione dei soci è libera.
2.La domanda di ammissione deve contenere l’impegno ad osservare il presente Statuto, il regolamento interno e le disposizioni del Comitato Direttivo.
3.L’accettazione delle domande per l’ammissione dei nuovi soci è deliberata dal Comitato Direttivo.
4.Le iscrizioni decorrono dalla data in cui la domanda è accolta.
5.L’adesione all’Associazione garantisce al socio il diritto di voto nell’assemblea ordinaria e straordinaria e il diritto a proporsi quale candidato all’elezione degli organi sociali.
Art. 7Doveri dei soci
1.L’appartenenza all’Associazione ha carattere libero e volontario, ma impegna i soci al rispetto delle norme del presente Statuto e delle deliberazioni prese dai suoi organi sociali, secondo le competenze statutarie.
2.In particolare il socio è tenuto a:
a) versare annualmente la quota associativa nei termini stabiliti dal Comitato Direttivo;
b) mantenere un comportamento corretto nelle relazioni interne con gli altri soci;
c) mantenere un comportamento corretto nelle relazioni con i soggetti esterni all’Associazione;
d) astenersi da qualsiasi atto che possa nuocere all’Associazione.
Art. 8Perdita della qualifica di socio
1.La qualifica di socio può venire meno per i seguenti motivi:
a) dimissioni del socio comunicate per iscritto al Comitato Direttivo con effetto alla data di ricezione della relativa comunicazione;
b) perdita di uno dei requisiti indicati nell’art. 5 del presente Statuto;
c) delibera di espulsione;
d) mancato pagamento della quota associativa per oltre un anno;
e) morte.
Art. 9Organi dell’Associazione
1.Organi dell’Associazione sono:
– l’Assemblea dei soci;
– il Comitato Direttivo;
– il Presidente;
– il Collegio dei Probiviri.
2.Tutte le cariche elettive negli organi dell’Associazione sono assunte a titolo gratuito.
Art. 10Assemblea dei soci
1.L’Associazione ha nell’assemblea il suo organo sovrano. In questa sede vengono determinati gli orientamenti generali dell’Associazione e vengono prese le decisioni fondamentali di indirizzo cui debbono attenersi tutti gli organi sociali.
2.Hanno diritto di partecipare all’assemblea sia ordinaria che straordinaria tutti i soci dell’Associazione in regola con il pagamento della quota annuale.
3.Ogni socio ha diritto ad un solo voto.
4.L’assemblea viene convocata in via ordinaria almeno una volta all’anno entro il quarto mese dalla chiusura dell’esercizio sociale.
5.L’assemblea può inoltre essere convocata tanto in sede ordinaria che in sede straordinaria:
a) per decisione del Comitato Direttivo;
b) su richiesta indirizzata al Presidente da almeno un terzo dei soci.
6.All’assemblea in sede ordinaria spettano i seguenti compiti:
a) discutere e deliberare sui rendiconti consuntivi e preventivi del Comitato Direttivo;
b) eleggere i membri del Comitato Direttivo;
c) fissare, su proposta del Comitato Direttivo, la quota associativa annuale;
d) approvare il regolamento interno predisposto dal Comitato Direttivo;
e) discutere e deliberare su ogni altro argomento di carattere ordinario e di interesse generale posto all’ordine del giorno.
7.All’assemblea in sede straordinaria spettano i seguenti compiti:
a) deliberare sulla trasformazione, fusione e scioglimento dell’Associazione;
b) deliberare sulle proposte di modifica dello Statuto;
c) deliberare su ogni altro argomento di carattere straordinario e di interesse generale posto all’ordine del giorno.
Art. 11Comitato Direttivo
1.Il Comitato Direttivo è composto dagli eletti dall’Assemblea dei soci.
2.La durata del Comitato Direttivo è stabilita in tre anni dall’elezione.
3.Al Comitato Direttivo spettano i seguenti compiti:
a) eleggere nella prima riunione tra i suoi componenti il Presidente e il Vicepresidente, il tesoriere e il segretario;
b) nominare il Collegio dei Probiviri;
c) attuare le indicazioni e le proposte dell’Assemblea dei soci;
d) proporre all’Assemblea dei soci i temi, i problemi, le esigenze del quartiere indicando possibili soluzioni;
e) esaminare i problemi del quartiere assumendo le conseguenti decisioni;
f) conferire deleghe permanenti ai componenti del Comitato Direttivo;
g) promuovere la costituzione di Commissioni o gruppi di lavoro su problemi specifici;
h) redigere annualmente il programma delle attività nonché altri documenti da portare all’approvazione dell’Assemblea dei soci.
4.Le decisioni del Comitato Direttivo sono prese a maggioranza dei presenti.
Art. 12Presidente
1.Il Presidente rappresenta l’Associazione in tutte le istanze; in particolar modo rappresenta l’Associazione verso la Parrocchia, il Comune di Milano, il Consiglio di Municipio e le altre organizzazioni esterne.
2.La durata dell’incarico di Presidente è di tre anni e coincide con quella del Comitato Direttivo.
3.Dato il suo ruolo di rappresentanza, l’incarico di Presidente risulta incompatibile con ruoli di rappresentanza esterni, siano essi politici o sindacali.
4.Al Presidente spettano i seguenti compiti:
a) convocare e presiedere il Comitato Direttivo e l’Assemblea dei soci;
b) proporre gli ordini del giorno per le riunioni del Comitato Direttivo e dell’Assemblea dei soci;
c) vigilare sull’attuazione del programma e proporne modifiche al Comitato Direttivo;
d) firmare la corrispondenza;
e) conferire deleghe specifiche su singoli problemi.
5.Il Presidente può invitare alle riunioni del Comitato Direttivo altri soci o cittadini esterni.
6.In caso di impedimento il Presidente viene sostituito dal Vicepresidente.
Art. 13Collegio dei Probiviri
1.I probiviri sono nominati dal Comitato Direttivo in numero di tre persone. La durata del loro incarico è di tre anni.
2.Al Collegio dei Probiviri spettano i seguenti compiti:
a) valutare i requisiti dei candidati agli organi dell’Associazione;
b) risolvere ogni vertenza circa le norme del presente Statuto e del regolamento;
c) dirimere eventuali controversie interne all’Associazione.
Art. 14Patrimonio ed entrate dell’Associazione
1.Il patrimonio dell’Associazione è costituito da ogni bene mobile ed immobile che pervenga all’Associazione a qualsiasi titolo, nonché da tutti i diritti a contenuto patrimoniale e finanziario della stessa.
2.Il patrimonio dell’Associazione è destinato ad assicurare l’esercizio dell’attività sociale.
3.Le entrate dell’Associazione sono costituite da:
a) quote associative;
b) versamenti volontari dei soci;
c) contributi delle pubbliche amministrazioni, degli enti locali, degli istituti di credito e di altri enti in genere;
d) contributi di imprese e privati;
e) donazioni e lasciti;
f) rimborsi derivanti da convenzioni;
g) ogni altra entrata che concorra ad incrementare il patrimonio dell’Associazione.
Art. 15Destinazione degli avanzi di gestione
1.All’Associazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione stessa, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
2.L’Associazione ha l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse ed accessorie.
Art. 16Rendiconti
1.L’esercizio sociale inizia il 1° gennaio di ogni anno e termina il 31 dicembre.
2.Per ogni esercizio dovrà essere predisposto un rendiconto preventivo e consuntivo da sottoporre all’approvazione dell’assemblea ordinaria dei soci.
3.Entro i quindici giorni precedenti la data dell’annuale assemblea ordinaria dei soci, il Comitato Direttivo è convocato per la predisposizione del rendiconto consuntivo dell’esercizio precedente e del rendiconto preventivo del successivo esercizio, da sottoporre all’approvazione della stessa assemblea.
4.I rendiconti devono restare depositati presso la sede dell’Associazione nei dieci giorni che precedono l’assemblea convocata per la loro approvazione, consentendone l’esame a tutti quei soci che lo richiedano.
Art. 17Scioglimento dell’Associazione
1.In caso di scioglimento dell’Associazione per qualunque causa, il patrimonio sarà devoluto alla Parrocchia di San Michele Arcangelo.
Art. 18Norme applicabili
1.Per tutto quanto qui non previsto si applicano le norme del codice civile.